Far controllare la caldaia: ogni quanto si deve chiamare il manutentore

La caldaia ad uso domestico è sottoposta a regolari controlli previsti dalla legge per garantirne il corretto funzionamento. In base alla potenza e al tipo di caldaia, la scadenza in cui effettuare la manutenzione e l’assistenza caldaie Roma varia. Vige questo obbligo al fine di assicurare il buon funzionamento dell’impianto, oltre che per motivi di tutela ambientale. Gli impianti producono fumi di scarico che vanno controllati da un esperto del settore.  Vediamo ora quali sono le scadenze per la manutenzione e che cos’è il libretto di impianto.

Scadenze

Per ogni tipo di caldaia, le disposizioni di legge prevedono una certa scadenza per chiamare gli esperti della manutenzione e assistenza caldaie Roma. In base alla potenza e alla tipologia, cambia la scadenza dei controlli obbligatori. Per gli impianti termici a combustibile liquido o solido di potenza superiore a 100 kW, i controlli sono previsti una volta l’anno. La scadenza è ogni due anni per tutti gli impianti termici a combustibile liquido o solido di potenza inferiore a 100 kW. La stessa cosa vale anche per impianti a gas metano o GPL di potenza superiore a 100 kW. Invece, per gli impianti a gas metano o GPL di potenza inferiore a 100 kW gli esperti dell’assistenza caldaie Roma sono da chiamare una volta ogni 4 anni. Enel caso in cui non si sapesse il termine, si può facilmente scoprire controllando sul libretto oppure chiedendo direttamente al manutentore. Solitamente, per maggiore sicurezza, sopracuto sugli impianti datati, si preferisce chiamare una volta all’anno non appena iniziano i primi freddi ed è necessario accendere il riscaldamento.

Il libretto d’impianto

Il libretto di impianto è il documento dove si possono trovare tutte le informazioni relative alla caldaia, ai controlli ordinari eseguiti e agli interventi di tipo straordinario eseguiti negli anni. Il responsabile della caldaia è colui che deve occuparsi di chiamare gli esperti della manutenzione e assistenza caldaie Roma. Si tratta del proprietario, a meno che la casa non sia in affitto. Per gli impianti centralizzati, è responsabile l’amministratore di condominio.