Niacina vitamina b3, alimenti che la contengono

Indispensabile per la salute del sistema nervoso e cardiovascolare, la niacina è un composto vitaminico idrosolubile del gruppo B. Può essere ricavata per sintesi endogena dall’amminoacido essenziale triptofano. Non potendo essere accumulata nell’organismo, deve essere assunta con l’alimentazione. Niacina è un termine generico che comprende l’acido nicotinico e i suoi derivati. È nota anche come vitamina B3 e vitamina PP (Pellagra Preventive Factor) per il suo ruolo contro la pellagra, una grave patologia causata proprio dallo scarso o mancato assorbimento di questa sostanza. Associata a un’alimentazione estremamente povera, costituita pressoché solo da polenta di sorgo o di granoturco, la pellagra ha mietuto vittime nel Nord Italia tra il XVIII ed il XIX secolo.

La niacina è una sostanza dall’azione benefica sulla salute a tutto tondo. La sua assunzione produce effetti benefici su: sistema nervoso; circolazione sanguigna; cuore; respirazione cellulare; metabolismo di carboidrati, grassi e proteine; tratto gastrointestinale, favorendo la secrezione di fluidi biliari; memoria e prestazioni mentali; pelle e capelli. La niacina sembra anche essere efficace nel ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, contrastare la disfunzione erettile nell’uomo, alleviare i disturbi d’ansia e prevenire l’Alzheimer e altre malattie neurodegenerative. La niacina si trova soprattutto negli alimenti proteici di origine animale, tra cui: carne bianca: pollo, coniglio e soprattutto tacchino; carne rossa, specialmente la carne di vitello; frattaglie, soprattutto il fegato di manzo; prodotti della pesca, in particolar modo tonno, pesce spada, acciughe, salmone e sardine; uova; latte; formaggi.

Anche i cereali integrali, le arachidi, la crusca, i legumi secchi, gli spinaci e i semi oleaginosi sono ricchi di niacina. A differenza di altre vitamine, è contenuta in basse quantità nella frutta. In alcuni alimenti, inoltre, la vitamina B3 è presente ma in forma non disponibile. Il caffè, ad esempio, la contiene come derivato metilato indisponibile ma termolabile, quindi trasformabile in acido nicotinico con la tostatura. La niacina può anche essere assunta in forma di integratori alimentari, qualora l’alimentazione non riuscisse a fornirne una quantità sufficiente. In linea di massima, la dose consigliata è di circa 6,6 mg di niacina ogni 1000 kcal assunte con l’alimentazione. Il fabbisogno tende ad aumentare durante la gestazione e l’allattamento. La razione raccomandata è di circa 19 mg al giorno per gli uomini e di 15 mg al giorno per le donne. Per i bambini fino a 12 anni l’apporto giornaliero è compreso tra i 4 a i 13 mg.